In questi giorni è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo definitivo del Decreto Legge n.149, “Nuovo Decreto Ristori”. Un provvedimento da 2,5 miliardi di euro rivolto a cittadini e realtà imprenditoriali destinatari delle ultime restrizioni per il contenimento della pandemia.
Vediamo di seguito quali sono i soggetti coinvolti e quali le aree di intervento.
Estensione codici ATECO
La prima novità riguarda l’ampliamento delle attività che possono accedere ai contributi a fondo perduto aumentati del 50% per le attività che stanno subendo ulteriori restrizioni in questi ultimi giorni a causa della seconda ondata e che hanno domicilio fiscale o sede operativa nelle regioni arancioni o rosse.
Si tratta di gelaterie e pasticcerie, anche ambulanti, bar e altri esercizi simili senza cucina, alberghi.
Il decreto inoltre prevede un elenco di nuovi codici ATECO destinatari degli aiuti (Allegato 1 Gazzetta Ufficiale), con attenzione particolare a negozi ed esercizi commerciali.
Elenco che cambia rispetto ai precedenti decreti.
Bonus affitti
Gli stessi codici ATECO destinatari degli aiuti hanno diritto anche ad un bonus affitti in particolare per le attività che operano nella zona rossa.
A questi si aggiungono anche agenzie di viaggio e tour operator.
Per ottenere il bonus bisognerà dimostrare di aver avuto un calo del fatturato di almeno il 50% nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020 rispetto agli stessi mesi del 2019.
Il Decreto prevede un credito d’imposta cedibile al proprietario dell’immobile del 60% per l’ultimo trimestre 2020.
Cancellazione della seconda rata IMU
Per le stesse attività elencate nell’Allegato 2 della Gazzetta Ufficiale è prevista anche la cancellazione della seconda rata IMU.
Le attività devono risiedere nelle regioni rosse e i gestori essere anche proprietari dei relativi immobili.
Sospensione dei contributi previdenziali
Beneficiari di questo provvedimento sono ancora le attività elencate negli Allegati del Decreto Ristori.
La misura viene però applicata in base alla gravità della situazione Covid nel territorio di riferimento.
Per tutti i datori di lavoro, quindi anche quelli appartenenti alle zone gialle, di minor rischio, sono sospesi i contributi INPS per il mese di novembre.
Per le regioni appartenenti alle zone di maggior rischio (arancioni e rosse) la norma è applicabile anche per il mese di dicembre.
Sospensione dei versamenti
Tutte le attività che hanno dovuto chiudere non dovranno versare le ritenute alla fonte e i pagamenti IVA per il mese di novembre 2020.
I soggetti coinvolti sono tutti quelli che esercitano attività economiche che sono state sospese nell’intero territorio nazionale e le attività di ristorazione nelle zone arancioni e rosse.
Sono sospesi inoltre i versamenti anche per i codici ATECO riportati nell’Allegato 2 del Decreto Ristori Bis.
Gli importi andranno comunque versati entro il 16 marzo 2021.
Rinviato l’acconto IRAP per i soggetti ISA
Coloro che applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale e operano nelle regioni rosse, insieme ai ristoranti appartenenti alle regioni arancioni, possono rinviare il versamento dell’acconto IRAP.
La proroga è al momento in scadenza al 30 aprile 2021.
Bonus baby-sitter e congedo straordinario
Dove viene sospesa l’attività scolastica è previsto nuovamente un bonus “baby-sitter”, di 1000 euro nelle regioni rosse, per i genitori che non avranno la possibilità di lavorare in smart working.
Inoltre, per i lavoratori dipendenti è prevista la possibilità di andare in congedo straordinario guadagnando il 50% del proprio stipendio mensile.
Sostegni al terzo settore, filiera agricola, pesca e acquacoltura
È stato istituito un fondo straordinario per aziende del terzo settore, associazioni di volontariato e di promozione sociale e non lucrative di utilità sociale.
Gli interventi rivolti alla filiera agricola e a quelle dell’acquacoltura prevedono la totale decontribuzione per il mese di dicembre.
Altre misure sono previste inoltre per potenziare servizi in materia di salute, trasporti pubblici e giustizia:
- assunzione a tempo determinato di 100 tra medici e infermieri militari e 300 a potenziamento dell’INAIL;
- aumento di 300 milioni per il 2021 dei fondi destinati al trasporto pubblico locale;
- misure urgenti per la decisione dei giudizi penali di appello;
- rafforzamento dell’obbligo di pubblicare i risultati del monitoraggio di dati epidemiologici per classificare le aree del paese in base alla gravità dell’emergenza sanitaria.
Il Decreto Ristori Bis è stato pubblicato il 9 novembre 2020 nella Gazzetta Ufficiale n.279 sulla quale è possibile trovare il testo per intero.